Black Mirror, la tecnologia ci farà del male?


Siamo pervasi dalla tecnologia, siamo definiti dall’ubiquitous computing, l’elaborazione delle informazioni non più limitata ai personal computer di casa o dell’ufficio ma in qualsiasi oggetto che è presente nelle nostre attività di tutti i giorni.
Ma cosa succederà se i dispositivi entrassero in modo ancora più invasivo nella vita degli esseri umani, Black Mirror illustra alcuni possibili scenari, alcuni particolarmente apocalittici, del futuro della tecnologia.
Black Mirror è una serie televisiva britannica, trasmessa da Channel 4 nel 2011 e successivamente acquistata da Netflix. Sono stati ideati 21 episodi divisi in cinque stagioni e due speciali, White Christmas e Bandersnatch, quest’ultimo è diventato famoso perché è un film interattivo, è lo spettatore a prendere le decisioni per il protagonista e decide come deve continuare la storia.
Non c’è un cast ricorrente e non c’è bisogno di recuperare tutto dal primo episodio perchè si tratta di una serie antologica, ovvero ogni episodio ha una storia a sé, non c’è alcun collegamento con i precedenti. La caratteristica fondamentale è che alcune “invenzioni” sono molto verosimili e i loro effetti sull’uomo sembrano devastanti se si realizzassero davvero, ad esempio un impianto di registrazione nel proprio occhio che registra ogni secondo della propria vita e che ti permette di vederla in replay sembra straordinario inizialmente, ma probabilmente alla fine impazziremmo.
Molti attori già famosi del piccolo e grande schermo hanno recitato in almeno uno degli episodi: Jon Hamm (Mad Men), Jerome Flynn (Game Of Thrones), Cristin Milioti (How I Met Your Mother), Hayley Atwell (Agent Carter).
Le prime due stagioni sono assolutamente geniali, a partire dalla terza si è sentita l’influenza di Netflix che ha leggermente “normalizzato” le idee per arrivare ad una quinta stagione decisamente sottotono culminata nell’orribile episodio con protagonista Miley Cyrus che ha completamente smarrito i fan della serie per l’assoluta mancanza di idee originali e, a volte, spietate che sono sempre state il cardine dello show.